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Confessare o non confessare un tradimento?

confessare un tradimento

È il dubbio amletico dei traditori di ogni sorta: confessare o meno? Non tutti nascono infedeli cronici, ed è facile dunque che dopo un tradimento maturino i sensi di colpa. Rispetto all’idea di confessare il tradimento esistono diverse scuole di pensiero, che si riassumono in alcune posizioni principali:

1. Nascondere, nascondere, nascondere;
2. Confessare, il prima possibile, e con tatto;
3. Confessare lentamente, un pezzo per volta, magari lasciando trascorrere un pò di tempo…

E i “mezzi tradimenti”? Qui dovremmo prima capire cosa si intende per mezzo tradimento… Per alcuni è un bacio fugace scambiato con un altro, per altre coppie può essere un pò di sexting online, o un flirt non consumato in ufficio. Situazioni che possono generare sensi di colpa ma che allo stesso tempo non appaiono così gravi come un tradimento integrale.

Su cosa vuol dire tradire, e sul ruolo della confessione

Da sempre la confessione è un efficace mezzo per scaricarsi dai sensi di colpa. La psicanalisi, la “terapia della parola”, non a caso trae proprio dal parlare, dall’esternare, la forza e l’efficacia del metodo. Insomma: a volte basta parlare di una cosa per sentirsi guariti, liberati, alleggeriti.

Ma confessare un tradimento non significa solo alleggerirsi la coscienza. Deve trattarsi, infatti, di un gesto di rispetto nei confronti del partner, al quale abbiamo nascosto una piccola fetta della nostra vita coltivando un’esistenza parallela.

E nel farlo non bisogna essere avventati. Cosa pensano in merito gli specialisti?

Confessare serve? Ecco cosa dicono gli psicologi

Non tutti gli psicologi sono uguali, ma se li interrogate in merito al problema della confessione, vi diranno più o meno la stessa cosa. Ovvero che ogni caso è una storia a sè. E confessare l’infedeltà può non servire se abbiamo vissuto solo una scappatella o un piccolo e fugace flirt.

Attenzione, dunque, all’impulso di liberarsi la coscienza. Prima di vuotare il sacco valutiamo bene se il nostro compagno è in grado di reggere il dolore, e se ne vale la pena. Anche un piccolo flirt, infatti, potrebbe scatenare vissuti emotivi molto dolorosi nel nostro partner.

Non confessare, in questo caso, è un modo per proteggere l’altro.

Sull’altro versante interroghiamoci a riguardo delle nostre motivazioni. Perchè abbiamo deciso di confessare? Cosa significherebbe tenerci tutto dentro?

Il celebre sessuologo Willy Pasini considera la confessione non indispensabile. Anzi, essa contribuirebbe a peggiorare il clima nella coppia. Ecco perchè, in caso di tradimento, bisogna capire se vale la pena davvero confessare. E per farlo può servire la consulenza di uno psicologo.

Il Times, nel 2008, ha stilato un decalogo sulla confessione del tradimento, ed i buoni motivi per non farlo. Diamogli uno sguardo.

E i consigli degli amici?

In caso di dubbi sulla nostra infedeltà la chiacchierata con un amico può aiutarci non poco. Anche la complicità può dare forza, e se il nostro amico ha tradito come noi si creerà una vera e propria comunione di intenti.

Anche qui, però, attenzione: un amico non è uno psicologo!

 

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